Spam | DEM – Direct E-mail Marketing | Web Marketing

Spam | DEM – Direct E-mail Marketing | Web Marketing

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Cosa è lo SPAM? cosa sono le DEM?

Secondo il D.Lgs.196 del 2003, tutte le comunicazioni commerciali devono prevedere il consenso degli interessati anche qualora l’indirizzo sia stato raccolto da un elenco pubblico.

Se così non fosse, l’azienda inserzionista si espone a gravi rischi legali, i destinatari dei messaggi potrebbero rivolgersi al Garante della Privacy per far valere i loro diritti.

Senza contare i danni all’immagine aziendale per essere ricorsi a una campagna pubblicitaria rivolta a utenti che non hanno fornito il proprio consenso, dovrete ricostruire un intero brand aziendale!

Gli utenti di computer, ovunque nel mondo, si trovano da sempre spiazzati di fronte allo spam, che sono nate infatti in un luogo indefinito intorno al 1979, contemporaneamente allo sviluppo della rete internet.

 

Al giorno d’oggi, ciò rappresenta uno dei problemi principali e tra i più preoccupanti da affrontare e sono in molti coloro che lottano contro questo fenomeno.

Non importa se contengano messaggi collegati alla politica, alla religione osi tratti di semplice pubblicità, lo spam da fastidio e disturba notevolmente!

Il provvedimento generale del Garante in materia di spam del 29 maggio 2003 dice che chi acquisisce una banca dati deve accertare che ciascun interessato abbia validamente acconsentito alla comunicazione del proprio indirizzo di posta elettronica e al suo successivo utilizzo ai fini di invio di materiale pubblicitario. La buona fede nell’acquisto di una Dem purtroppo non vi porterà ad uno sconto della sanzione.

Spesso vi sentirete dire: “Le nostre liste hanno il consenso ma non possiamo darvi i nomi.

Vi offrono la possibilità di fare invii a milioni di indirizzi, ma si nascondono dietro a ragioni competitive per negare i nomi dei propri fornitori e non permettere all’inserzionista di capire se il consenso alla privacy sia stato realmente raccolto secondo la legge. Queste sono le più difficili da smascherare, ma anche le aziende con le sorprese peggiori, in termini sia di risultato che di rischi legali.

Se siete prossimi ad affidarvi a e-mail marketing o Dem ecco alcuni consigli:

  1. Verificate che il sender identifichi il titolare del trattamento, il proprietario dei dati e non la vostra azienda. In questo modo vi garantite che ai destinatari sia ben chiaro a chi dovranno rivolgersi nel caso ritengano che i loro diritti siano stati violati.
  2. Pretendete che in calce alla mail sia sempre presente l’informazione sul titolare del trattamento, il proprietario della lista e un link che permettano la descrizione di acquisizione dalla lista stessa.
  3. Pretendete una liberatoria completa. In questo modo, siete liberi da qualsiasi responsabilità relativa al trattamento dei dati effettuati per il servizio pubblicitario.
  4. Chiedete da quale paese vengono fatti gli invii e con quali piattaforme? Le piattaforme più utilizzate ed affidabili in Italia sono ContactLab, Ecircle, Kiwari, Mailup, ecc.
  5. È possibileacquistare il database? Se a questa domanda l’azienda risponde sì, scappate!
  6. Posso avere i nomi delle liste e l’indirizzo della pagina web che utilizzate per raccoglie gli indirizzi? A questo indirizzo potrete verificare l’informativa e la procedura di richiesta del consenso.
  7. Posso avere un test della DEM spedito direttamente dalla piattaforma di invio? In questo modo potete verificare esattamente cosa i destinatari riceveranno.
2017-02-05T11:50:54+01:00